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Otto e mezzo, Mieli spiazza Gruber: e il colpo di "fortuna" di Meloni in Europa

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La missione europea di Giorgia Meloni è un successo? Paolo Mieli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, commenta la giornata della premier che ha incontrato a Bruxelles i leader dell'Ue. Una visita, la prima da quando è a Palazzo Chigi, che rappresenta un segnale importante del governo alle istituzioni europee, ma che è stata  preceduta dal "litigio con la Germania che, differenza della giornata di oggi, non era normale perché io non me ne ricordo" uno scontro per i migranti con Berlino, argomenta l'editorialista del Corriere della sera. 

 

Il riferimento è al caso della Ong tedesca che voleva far sbarcare in Italia un carico di migranti soccorsi in mare, fermata dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Dobbiamo ricordare che cos’è il diritto del mare, tante volte invocato a sproposito. Se tu incontri per caso in mare una barca in difficoltà, sei tenuto a salvare chi è a bordo. Ma se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico o quella diventa una nave pirata", aveva affermato  Meloni, intervistato da Bruno Vespa nel suo nuovo libro. 

 

Da parte dei tedeschi è arrivata una "strattonata che non aveva precedenti" argomenta Mieli secondo cui la premier in Europa "ha avuto una fortuna oggi, di aver incontrato prima di tutti" la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, maltese. "Malta come noi ha risposto picche alla Germania su questi migranti e Metsola è stata particolarmente cordiale con Meloni, tra l'altro sono due donne, giovani e conservatrici", spiega Mieli. Un "buon viatico per gli altri incontri" con Ursula von der Leyen e Charles Michel "che sono andati bene, ma non è stata una giornata trionfale... Non finirà sui libri di storia" conclude il giornalista. 

 

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