L'Aria che Tira, la provocazione di Cerno sul Cav fa infuriare Barbacetto. Scintille in studio
Scintille in studio nella puntata di giovedì 27 ottobre a L'Aria che Tira. Nel salotto di Myrta Merlino si scatena un duro scontro tra il direttore de L'Identità Tommaso Cerno e il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto. Al centro della discussione c'è Silvio Berlusconi.
#lariachetira Berlusconi, volano scintille tra @TommasoCerno e @GBarbacetto: "Non capisci niente, ma vuoi farmi finire un discorso? Ascolta e poi dirai la solita cosa sulla mafia, tanto la dici da vent'anni", "Ma non l'avete capita ancora" https://t.co/uxSfwsfBD7
— La7 (@La7tv) October 27, 2022
La provocazione nasce da Cerno che parlando del Cav spiega: "È più che un highlander, ci sono diversi Berlusconi, cambia con il tempo. Ci sono diversi Berlusconi nella storia d'Italia, è una specie di Regina d'Inghilterra: affronta cose differenti con nature nuove ma con una sua identità inconfondibile". Barbacetto salta dalla sedia e interrompe Cerno: "Povera Regina, lei non ha mai avuto rapporti con la mafia". A quel punto Cerno perde le staffe e rimprovera il collega: "Ma tu non capisci l'italiano, taci. Non capisci niente! Ma vuoi farmi finire un discorso? Ascolta e poi dirai la solita cosa sulla mafia, tanto la dici da vent'anni" tuona Cerno. Ma Barbacetto ribatte: "Ma non l'avete capita ancora". "Ce la spieghi dopo" dice Cerno infuriato. Myrta Merlino interviene a placare gli animi in studio e detta i tempi passando parola a Cerno per concludere il suo ragionamento.
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"Berlusconi ieri era in un momento alla Jane Austen: doveva scegliere tra l'orgoglio e il pregiudizio. Il pregiudizio è su questa destra che vuole fare a meno di lui, è sulla Meloni che gli sta succedendo è su Forza Italia che ha problemi ad esistere veramente. L'orgoglio era quello di dire: io non sono sceso in campo per le mie aziende e non ci sono rimasto solo perché avevo la giustizia contro. Io ho fondato il centrodestra italiano e da questa cosa che ho fatto nasce una cosa nuova che durerà dopo di me. Tra le due cose, le due nature di Berlusconi, l'affare del momento e l'affare della vita Berlusconi sceglie l'orgoglio e dice: io sono il padre. Questa cosa per la destra sarà utilissima perché a sinistra non c'era Prodi a dire siamo qui ma si è alzato Renzi a dire voi chi siete. E questa distanza è siderale in politica. Nell’Italia che è così, la nostra Regina d'Inghilterra significava la persona più longeva della politica che conosciamo e che è mai esistita. Ventotto anni di protagonismi differenti, questo significava" conclude Cerno.
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