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Mezz'Ora In Più, Annunziata sbotta sul centrodestra. E Massolo la zittisce

Giada Oricchio
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La premier Giorgia Meloni e il rapporto con l’Ue: è duello in punta di fioretto tra Lucia Annunziata e Giampiero Massolo nell’ultima puntata di “Mezz’ora in più” su Rai3, domenica 23 ottobre. Annunziata ha chiesto al presidente dell’Ispi: “Sembra che l’Europa sempre molto rigida e a guardia del comportamento dei Paesi membri, non sia più in grado di mettere in riga i governi, anche se volesse farlo. Cioè, è possibile che Giorgia (testuale, nda) invece di avere problemi, potesse farla franca, fra virgolette? Sarebbe giusto considerando che questo governo non è molto vicino all’Europa?”. Massolo l’ha contraddetta: “Non credo che per l’Europa sia più tempo di patenti di democrazia e legittimità. Mi sembrerebbe eccessivo pensare ancora a una fonte di legittimazione unica per la spinta degli eventi, quali inflazione, recessione, guerra, Covid... C’è da lavorare più che chiedersi se uno sia legittimato a lavorare”.

La conduttrice ha insistito sottolineando che questa destra fa paura in Europa perché è sovranista più che post fascista: “Rimane il problema: se l'Europa può essere più debole nel suo controllo, mai abbiamo avuto una coalizione così spaccata sulle questioni del posizionamento internazionale al suo interno. Giorgia (sempre testuale, nda) potrebbe trarre un vantaggio da un’Ue diversa o su questo magari può auto-consumarsi il governo?” e di nuovo l’ex ambasciatore non l’ha seguita nel ragionamento: “In verità, negli anni certe prese di posizione sono state individuali e non sistemiche. Anche quelle più recenti (gli audio di Berlusconi a favore di Putin, nda) sono state oggetto di dissociazione da parte della stessa famiglia politica di chi le ha pronunciate”.

Massolo ha quindi dato la prova delle sue affermazioni: Antonio Tajani è ministro degli Esteri dopo il passaggio a Bruxelles in cui il Ppe non ha espresso grandi obiezioni sulla sua figura. “Come si dice a Roma, le chiacchiere stanno a zero – ha evidenziato il presidente Ispi - Hai un aggressore che commette atti esecrabili e un aggredito che chiede aiuto, non c’è più margine. Al di là dei flirt e delle simpatie…” e Lucia Annunziata è sbottata: “Però se hai un uomo di Stato come Berlusconi che dice che la colpa della guerra è l’esatto contrario cioè di Zelensky, è la violazione del dato reale. Come può la coalizione di centrodestra reggere questa contraddizione?”. Massolo sibillino: “C’è un dato di fatto: Antonio Tajani è ministro malgrado ciò. Significa che Berlusconi è in minoranza? Non lo so, ma il Ppe non avrebbe assunto quella posizione se non ci fossero stati sviluppi”. O rassicurazioni.

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