Sinistra in tilt, mancava solo Saviano: raffica di insulti a Sangiuliano
Roberto Saviano non si smentisce e dopo il giuramento del governo di Giorgia Meloni davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mette nel mirino il nuovo ministro della Difesa, il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Lo scrittore di Gomorra si unisce al coro della sinistra e definisce l'uomo scelto per i Beni culturali del Paese un "mediocre giornalista e biografo inginocchiato (anche di Putin)". Saviano lo ha scritto su Fabebook dove ha rilanciato un vecchio post contro il direttore del Tg2. "Per questo post mi ha chiesto centinaia di migliaia di euro... la storia di queste ore - e la fame atavica di Genny ’o ministro - mi hanno dato ragione. Ma era facile immaginarlo, perché in questo paese l’unico merito è servire, con buona pace del neoministro del Merito...".
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Nell'ottobre del 2018 Savian si scagliava contro la nomina di Sangiuliano alla guida del telegiornale della seconda rete: ""Peggio non si poteva. Sangiuliano, caso esemplare: nominato vicedirettore del Tg1 con Silvio Berlusconi e promosso direttore con il Governo del Cambiamento. Noi campani lo ricordiamo bene Sangiuliano, galoppino di Mario Landolfi, Italo Bocchino, Nicola Cosentino, Amedeo Laboccetta. Noi campani sappiamo bene che tutto questo è ammissibile solo in un'ottica di spartizione", attaccava Saviano. Insulti rilanciati nel post odierno, reso ancora pià acuminato dalla rosicata generale della sinistra italiana per la formazione in tempi record del governo di Giorgia Meloni, guidato per la prima volta della storia italiana da una donna.
Sovranità e natalità devono attendere: i ministri hanno giurato coi vecchi nomi