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Quarta Repubblica, ciclone Sgarbi su Boldrini: str***te, cosa voleva fare a Roma

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La valanga d'odio riversata dalla sinistra sul neo-presidente del Senato Ignazio la Russa scatena il ciclone Vittorio Sgarbi che punta dritto verso una delle icone della galassia radical chic, ossia l'ex presidente della Camera Laura Boldrini. Ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, il critico d'arte affronta le critiche della sinistra che spara accuse a raffica all'esponente di FdI e al nuovo presidente della Camera Lorenzo Fontana, additato dal canto suo come filoputiniano ed estremista cattolico. Ebbene, per Sgarbi Boldrini è “inqualificabile: ha detto solo delle str...te”.

 

In studio era presente anche Riccardo Magi, deputato di +Europa, secondo cui La Russa rappresenta Palazzo Madama nella sua interezza e non può più muoversi come un pezzo da novanta di Fratelli d’Italia, ad esempio entrando nelle trattative per la formazione governo (certo, che dire di  Fausto Bertinotti che quando era terza carica dello Stato fece cadere il governo di Romano Prodi?).

 

Sgarbi respinge con forza il  ragionamento di Magi perché “il Senato non è ancora operativo” e dunque siamo “in una sorta di limbo”. Ma poi, "cosa dovremmo dire della Boldrini, con il suo fanatismo? Cosa dovremmo dire di Bertinotti, persona civilissima ma di una posizione estrema? E di Ingrao? E di un poveretto malcapitato come Fico, indecoroso come presidente della Camera? La Russa ha una storia, di una destra riconoscibile e democratica. Non piace? Però abbiamo sopportato senza lamentele Bertinotti e la Boldrini”, sostiene Sgarbi che ha mancato l'elezione in Parlamento. Nel mirino del critico d'arte c'è sempre lei, Laura Boldrini: “Lei è inqualificabile. Ha detto solo delle str...te. Ha detto che dovevamo cancellare" la scritta Dux "dall’obelisco del foro italico” sbotta Sgarbi ricordando una delle clamorose "ideone" dell'esponente del Pd. 

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