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Otto e mezzo, Scanzi scatenato su Ronzulli. Giuli sbotta: non fate i sessisti

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L'Italia bloccata per le smanie di Silvio Berlusconi? La ricostruzione quantomeno ideologica del delicato passaggio politico del Paese a opera di Andrea Scanzi arriva nel salotto tv di Lilli Gruber. Nella puntata di Otto e mezzo di lunedì 17 ottobre il giornalista del Fatto commenta l'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi che dovrebbe aver sbloccato le ultime caselle del governo. Per Scanzi le tensioni del centrodestra, superate con il faccia a faccia chiarificatore senza particolari intoppi visto che i presidenti di Camera e Senato sono stati eletti al primo colpo, hanno invece inchiodato il Paese all'immobilità. Secondo il giornalista l'Italia è ferma per Licia Ronzulli, che pare essere la nuova ossessione di Scanzi che tira in ballo la fedelissima del Cavaliere ogni due per tre. 

 

Alessandro Giuli, firma di Libero e ospite in studio di Lilli Gruber, all'ennesima "Ronzulli" ripetuta da Scanzi replica: "Non è che il Paese si ferma. C'è Draghi che sta per andare al Consiglio europeo. Sono state fatte delle trattative, capace anche che questo governo parta in tempo record. Non è che l'Italia si ferma perché si parla della Ronzulli. Poi certo la questione della leadership sarà sempre messa in questione dagli alleati. Per ora la questione è chiaramente vinta dal momento in cui i certi ministero ci sono anche dei tecnici riconducibili a Giorgia Meloni", conclude.

 

Il giornalista del Fatto non ci sta: "Vedrai che grandi nomi..." dice a Giuli, poi torna a battere il solito tasto: "Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando da giorni della Ronzulli? Abbiate pazienza, la Ronzulli. Ma mi spiegate chi è questa Ronzulli?", insiste Scanzi mentre l'altra ospite del programma, la filosofa Rosi Braidotti da Utrecht, si carica per l'ennesima intemerata su "chi è la Ronzulli" e via dicendo. "Comportati da gentiluomo" ammonisce Giuli all'indirizzo Scanzi, e poi lancia un messaggio a tutto lo studio: "Ma non mi fate i sessisti". 

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