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Pace in Ucraina quando? La lezione di Mentana sulla trattativa con la Russia

Giada Oricchio
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Enrico Mentana cita Winston Churchill sull'invasione dell'Ucraina: "Scegliere il disonore significa avere la guerra". Dopo otto mesi di battaglie, non c'è alcun spiraglio concreto di una pace tra Ucraina e Russia, anzi i droni kamikaze colpiscono il centro di Kiev e i mari, come i cieli, sono insolitamente trafficati. Il conflitto logora soldati e governi, ma non intacca le certezze granitiche deI direttore del TgLa7 che su Facebook ha scritto: "È ovvio, sacrosanto che si debba cercare un negoziato di pace. Senza però accantonare il diritto e la giustizia. E i fatti. La nazione ucraina è stata invasa dalle forze russe. Il popolo ucraino è stato aggredito dai suoi vicini. Putin ha tentato di detronizzare Zelensky. La Russia ha occupato intere regioni e le ha poi annesse unilateralmente, "per sempre", al suo territorio".

Secondo il fondatore di Open, un negoziato non può partire da un semplice cessate il fuoco, ma serve il ritorno alla situazione del 23 febbraio, alla vigilia dell'attacco: "Darebbe già un vantaggio a Mosca, perché in qualche modo le garantirebbe la situazione di fatto in Crimea, ma la costringerebbe a ritirarsi dall'intero Donbass".

Un bicchiere mezzo pieno per il presidente russo Vladimir Putin. Ed ecco la critica di Mentana ai pacifisti dell'ultima ora incapaci di capire il futuro: "Chi dice ma il Cremlino non accetterà mai, dobbiamo essere realisti non ricerca la pace, ma - chiamiamolo col suo nome - un accomodamento: si illude di non umiliare del tutto chi è stato invaso, e in realtà premia e legittima a posteriori il più forte. Così invece si andrebbe a creare solo un grave precedente, che di fatto autorizzerebbe qualunque altro "socio forte" dell'Onu a seguire l'esempio russo, a cominciare dalla Cina con Taiwan, e non solo".

Il post social si chiude con una citazione: "Chi si illude di arrivare a una pace così, vorrei ricordare quel che Winston Churchill disse a Neville Chamberlein, che aveva sottoscritto gli accordi di Monaco: "Potevate scegliere tra il disonore e la guerra. Avete scelto il disonore, e avrete la guerra".

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