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Otto e mezzo, Braidotti senza freni su Berlusconi: complesso di Edipo. Giuli la sotterra con una battuta

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A Otto e mezzo si parla della fumata bianca al termine dell'incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni che rappresenta un cambio di passo del centrodestra impegnato nella formazione del governo. Nella puntata di lunedì 17 ottobre del talk con contorto da Lilli Gruber su La7 la filosofa Rosi Braidotti, dell'università di Utrecht, stupisce tutti dedicando un ritratto quantomeno singolare al leader di Forza Italia, provocando qualche sorrisetto. 

 

Per l'accademica in Italia si recita "uno spettacolo brutto assai, un dramma edipico all'interno della commedia all'italiana" nel contesto "della tragedia dell'elezione di due figure divisive" alla presidenza di Camera a Senato, come Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Il "personaggio" che interessa più Braidotti è Berlusconi: "Vecchio leone ferito, padre del populismo e della Meloni. Maschilista della sua generazione, abituato a comandare", il Cav è stato "umiliato" da una donna "giovane e carina, di origini popolari. Figuriamoci se prende ordini da lei. E così si è vendicato con la lista di insulti diventati leggendari..." argomenta la filosofa che incassa la battuta di Alessandro Giuli. Riepilogando, il vecchio leone Berlusconi è maschilista, populista e via dicendo. "Ma ha anche dei difetti..." chiosa il giornalista. 

 

Nella sua torrenziale analisi Braidotti parla anche dell'altro "angolo del ring", Giorgia Meloni, "una leonessa ruggente e rampante, ha sorpassato il vecchio padre e vuole disperatamente governare ma ha una maggioranza litigiosa... I drammi edipici non si risolvono facilmente, ne vedremo delle belle, anzi delle brutte" conclude la filosofa. 

 

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