Otto e mezzo, Palmerini svela il piano della ‘draghiana' Meloni: “Perché ha scelto Giorgetti”
Lina Palmerini, giornalista del Sole 24 Ore, è ospite della puntata del 12 ottobre di Otto e mezzo, il talk show serale di La7 che vede Lilli Gruber alla conduzione. In studio si commenta la situazione interna al centrodestra sulle trattative per stilare la lista dei ministri del futuro governo a guida Giorgia Meloni: “La giornata di oggi - dice la giornalista del quotidiano economico - si è complicata perché c’è una posizione negoziale estremamente difficile per Matteo Salvini. Salvini e Meloni hanno due problemi opposti. Il leader della Lega, da sconfitto, deve tenere una presa sul partito, quindi deve fare un negoziato in cui porta dei posti ai suoi fedelissimi, ad oggi questo non c’è. Lui insiste sul Viminale, ma è solo una posizione negoziale per ottenere altro. Non c’è la presidenza del Senato. Salvini vuole Roberto Calderoli, ma Meloni vuole Ignazio La Russa, quindi altra sconfitta”.
Il gran rifiuto di Meloni a Berlusconi: no alla doppia poltrona
Palmerini svela però il punto più critico sulle negoziazioni: “La cosa più dirompente è Giancarlo Giorgetti all’Economia. Meloni lo ha indicato per il ruolo. È un nome che non viene da Salvini e per di più per lui è un dito nell’occhio, è un po’ la sua spina nel fianco, non voglio chiamarlo avversario interno. Meloni lo ha indicato per un’infrastruttura strategica del suo governo visto che vuole la continuità con Mario Draghi, che è - chiosa la giornalista - un altro problema per Salvini”. Interviene pure Antonio Padellaro de Il Fatto Quotidiano: “Ha ragione Lina a parlare di dito nell’occhio. Se Meloni lo sceglie come ministro di un ministero importante, il pilastro della politica di governo, vuol dire che ha ricevuto dei no che danno un brutto segnale al futuro. Se non ci si impegna con i numeri uno si arriva ai numeri due o tre, quindi qualcosa non va”.