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Rula Jebreal contro Bruno Vespa e l'Italia: solo noi facciamo parlare i russi in tv

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Rula Jebreal non si ferma più. Dopo essere stata nell'occhio del ciclone per aver dato del "narcotrafficante" al padre di Giorgia Meloni, ne combina un'altra delle sue. Non paga di aver parlato del rischio di derive fasciste e autoritarie nel nostro Paese, La giornalista palestinese con cittadinanza italiana e israeliana ha pensato bene di sfogarsi con un tweet notturno poche ore dopo la partecipazione a "Porta a Porta" dell'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov. Bruno Vespa ha invitato il diplomatico per parlare della gravissima situazione in Ucraina e delle prospettive della guerra. Vespa ha incalzato Razov senza fare sconti, mettendo in evidenza le contraddizioni e i controsensi del Cremlino.

 

 

 

 

Tutto vano. A Rula Jebreal non è bastato e, dagli Stati Uniti, ha sentenziato la sua condanna nei confronti non solo di Bruno Vespa ma addirittura verso tutto il nostro Paese. "Politici e propagandisti russi sono largamente sgraditi nelle democrazie occidentali, tranne che nelle trasmissioni italiane - premette Jebreal - L'Italia è un caso di studio di come la propaganda e la disinformazione russa stanno sabotando la democrazia. L'Italia è l'unico Paese europeo ad aver dato a Lavrov e Soloviev spazi in diretta per la loro propaganda xenofoba".    

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