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Gas, Maglie scuote il governo: “Basta aspettare l'Ue, facciamo da soli”

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La strada verso il price cap al prezzo del gas è ancora piena di ostacoli. La Germania negli scorsi giorni ha previsto di spendere fino a 200 miliardi di euro per aiutare i consumatori e le imprese a far fronte all'aumento dei prezzi dell’energia, riattivando un fondo di stabilizzazione economica precedentemente utilizzato durante la crisi finanziaria globale e la pandemia di coronavirus. La scelta di Berlino ha fatto infuriare praticamente tutti gli esponenti della politica italiano, con Maria Giovanna Maglie che su Twitter ha chiesto un’accelerata per sganciarsi dalle decisioni dell’Unione europea e di porre autonomamente un freno alla crisi delle bollete: “Basta con la storia del tetto al prezzo del gas europeo. Basta con le riunioni inutili a Bruxelles. Gli altri hanno fatto da soli, l'Italia che cosa aspetta?”

 

 

Intanto proprio oggi sono arrivate le dichiarazioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Sofia, nella cerimonia di apertura dell'interconnettore di gas tra Grecia e Bulgaria: “L’Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per liberarsi dalla nostra dipendenza dalla Russia. È una questione di volontà politica. Siamo di nuovo in un momento critico. La crisi energetica è grave. E richiede dall'Europa una risposta comune che permetta di ridurre i costi energetici per famiglie e imprese. Il compito che ci attende è chiaro - ha rimarcato -. Dobbiamo fare di più per contenere l'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia che sta indebolendo la nostra economia. E dobbiamo farlo come europei, insieme. Questo è ciò di cui parleremo a Praga con i leader europei. E non vedo l'ora. Restiamo uniti, e modelliamo la nostra forte e resiliente Unione dell’Energia. Senza una risposta europea comune, rischiamo seriamente la frammentazione. Come in passato, dobbiamo preservare condizioni di parità ed evitare distorsioni del mercato unico”.

 

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