Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roberto Saviano: "Atto criminale", nuovo attacco a Matteo Salvini

  • a
  • a
  • a

Tra gli effetti collaterali della vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre c'è il ritorno sulle barricate di Roberto Saviano. Lo scrittore di Gomorra non lesina i soliti allarmi sulla tenuta democratica del paese e nel suo mirino ci sono sempre Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Dopo un intervento sul britannico Guardian in cui affermava che la leader di FdI è un "pericolo, non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa", Saviano passa all'arcinemico Salvini al quale dedica un articolato post, pubblicato su Instagram. Il leader della Lega "è già stato al Viminale, ed è stato un disastro epocale", scrive lo scrittore che accusa il senatore di aver "compiuto atti folli per avere consenso: ha sequestrato esseri umani per ragioni di propaganda politica, pensando di poterlo fare impunemente".

 

Al Viminale, Salvini, "ha intimidito e minacciato qualunque voce critica nei suoi riguardi", tra cui, naturalmente, lo scrivente... "Io stesso sono stato querelato da lui, su carta intestata del Viminale, nel silenzio indegno del governo di cui era parte"" attacca Saviano che accusa il leghista di essere filorusso: "Pensare di mettere gli apparati di sicurezza del nostro Paese a disposizione di un fiancheggiatore di Putin, in una fase di guerra come quella che stiamo vivendo, sarebbe un atto criminale", scrive. 

 

Insomma, il solito ritornello. Tra l'altro, un paio di giorni fa è stato reso noto che lo scrittore andrà a processo per diffamazione dopo aver dato della "bastarda" a Meloni durante una puntata di Piazzapulita, il programma di Corrado Formigli su La7, del 2020. Ma a sentirsi iscritto in una "lista nera" è lo stesso autore di Gomorra.  "Leggo #Saviano in tendenza perché gli elettori di Meloni mi ’invitano' a lasciare il Paese. Questi sono avvertimenti. Questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il Fascismo è un’altra cosa", è il timore di Saviano sui social dove lancia l'hashtag #resistere che ha fatto indignare molti. 

Dai blog