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Otto e mezzo, Cacciari fa saltare dalla sedia Gruber: "Meloni? Prima di mandarla a casa..."

Giada Oricchio
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Massimo Cacciari “fa le carte” a Giorgia Meloni. Il filosofo, ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, il talk politico di LA7, mercoledì 28 settembre, ha spiegato le difficoltà che la leader di Fratelli d’Italia deve affrontare nella formazione della squadra di governo (oggi si registrano i primi mal di pancia di Forza Italia, nda). Ma quali sono le carte a favore e quelle a sfavore di una Meloni che sta lavorando in silenzio cercando di evitare passi falsi? Cacciari è partito dai vantaggi e ha sorpreso la conduttrice: “Ha vinto le elezioni in maniera netta in tutte le regioni e pure al nord dove per ora ha scalzato la Lega. Aggiungo l’essere donna che dovrebbe costituire una novità di rilievo in questo Paese. Prima di mandare a casa il primo premier donna probabilmente ce ne vuole un po’”.

Subito dopo però l’ex sindaco di Venezia ha illustrato gli svantaggi: “Infinitamente di più sono le sue difficoltà. Ha enormi problemi a livello internazionale e non può dare a Matteo Salvini alcun ministero di rilievo ed è chiaro che la sua vittoria è in ampia parte compensata dalla diminuzione netta di Lega e Forza Italia. E va sottolineato un aspetto che in pochi hanno notato: all’interno dei gruppi parlamentari Fratelli d’Italia è sotto rappresentata rispetto al risultato elettorale”.

In effetti, il partito di Meloni ha un numero di deputati pari a quello di Lega e Forza Italia messo insieme. Cacciari ha dedicato un’ultima battuta al motivo della vittoria del centrodestra: “Lega e Forza Italia hanno dimezzato i consensi rispetto al 2018. La coalizione di centrodestra ha vinto perché dall’altra parte non c’era una coalizione di sinistra. Era ridicolo quello che scrivevano i giornali. Il PD era da solo! Al Nord l’exploit di FdI è sicuramente merito della campagna elettorale di Meloni, ma è anche il voto di persone che pensano ‘le abbiamo provate tutte, proviamo anche questa’”.

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