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DiMartedì, Marco Travaglio spara a zero su Enrico Letta: "Non crede che il fascismo è alle porte"

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Il direttore del fatto Quotidiano Marco Travaglio, ospite di Giovanni Floris a Di Martedì, spiega gli errori commessi dal segretario del Pd Enrico Letta riguardo le alleanze del suo partito in questa campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. 

 

"Il governo Draghi non è un governo di centrosinistra. Il governo di centrosinistra era il governo Conte II, che è stato mandato a casa da Renzi avendo all'opposizione anche Calenda. Letta ha preferito tentare un'alleanza con chi ha votato sempre contro l'ultimo governo di centrosinistra che era l'unica possibile alternativa contro la destra e ha deciso di punire i 5 Stelle perché non hanno votato la fiducia dopo che Draghi ha ignorato i loro 9 punti di agenda sociale" spiega Travaglio.

"Letta ha cominciato a parlare di un'agenda Draghi che è come il Sacro Grall, nessuno l'ha mai vista. Forse un giorno la troveranno gli archeologi ma era un'agenda che ignorava completamente l'emergenza sociale" sottolinea il direttore del fatto Quotidiano che per quanto riguarda la possibile vittoria alle elezioni della leader di Fratelli d'Italia precisa: "Vittoria della Meloni? Stiamo facendo i conti senza l'oste, cioè senza gli elettori. Neanche Letta crede al fascismo alle porte, altrimenti avrebbe fatto un'alleanza almeno per pareggiare" conclude Travaglio.  

 

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