In Onda, Gianluigi Paragone ribalta Concita De Gregorio. La domanda su Italexit fa ridere
"Chi finanzia la vostra campagna elettorale?" domanda quasi divertita Concita De Gregorio a Gianluigi Paragone in collegamento con la trasmissione "In Onda" sabato 10 settembre. Il leader di Italexit non si scompone: "Alcune persone che hanno voglia di partecipare a questo progetto - risponde - non è che stiamo raccogliendo né spendendo tantissimi soldi, sono quelli minimi di una campagna elettorale che non ha nulla a che vedere con i tanti soldi che ne che spende Calenda piuttosto che i leader delle principali forze di centrodestra o centrosinistra. Noi non abbiamo i soldi per tappezzare né gli autobus, né le città di poster o simboli - sottolinea accennando a un sorriso - Facciamo quello che riusciamo a fare". E spiega: "Abbiamo puntato molto su Facebook perché è il mio territorio dove riesco a ottimizzare quello che ho costruito anche giornalisticamente. Ho un mio progetto editoriale che si chiama Il Paragone e...".
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Ma l'ospite non riesce a finire il discorso che l'altro conduttore in studio, David Parenzo, prova a cogliere la palla al balzo e ad assestare il colpo sul leader di Italexit, il partito che secondo gli ultimi sondaggi alle elezioni politiche potrebbe riuscire a superare la soglia di sbarramento del 3%: "Ecco avevamo letto, ma forse sbaglio, che lei era quello che aveva speso di più per la campagna sui social: intorno ai 100 mila euro, 150 anzi...". Ma Paragone scoppia a ridere: "Sì ma non adesso, sia chiaro. In un arco temporale più lungo" precisa e la domanda è un boomerang per il conduttore che l'ha posta. "Sono gli investimenti che faccio ma perché rimango un giornalista e siccome ho iniziato anche questo progetto editoriale che si chiama Il Paragone ci metto anche un po' di miei soldi... Ho guadagnato abbastanza bene per potermi permettere anche qualche investimento di ritorno sulle mie avventure" dice ancora senza smettere di sorridere. Poi l'affondo a entrambi i conduttori di LA7 sempre col sorriso stampato in volto: "Sono uno dei pochi che può dire che aveva una dichiarazione dei redditi migliore prima del Parlamento che non dopo". "Beh, insomma non sono pochissimi" prova a ribattere dallo studio De Gregorio. "Non sono pochissimi" ripete ancora, cercando di sorridere come il suo ospite. "Guardi che quello che guadagnavo era decisamente superiore, le dichiarazioni dei redditi non si possono nascondere" la inchioda il giornalista. E lei a quel punto non può far altro che dargli ragione. Sempre col sorriso.
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