Otto e mezzo, Santoro fa arrabbiare Severgnini sulla guerra. Polemica in studio da Lilli Gruber
“Nessuno dice che siamo nella terza guerra mondiale”, “Ci manca parlare dell’immortalità dell’anima”: botta e risposta fra Michele Santoro e Beppe Severgnini durante il talk “Otto e Mezzo” su LA7, giovedì 8 settembre. Il giornalista e conduttore ha criticato aspramente il segretario Pd Enrico Letta e la sua decisione di rompere con il M5s sostenendo che né lui, né Giorgia Meloni hanno idea di come uscire dal pantano della guerra in Ucraina: “Siamo dentro la terza guerra mondiale e l’unico che lo dice è Papa Francesco, nessun leader politico lo ammette. Cosa dovrebbe fare l’Italia? Avere un’iniziativa che la distingue dagli Stati Uniti. Non mi spaventa che Meloni possa puzzare di fascismo, la società italiana ha i giusti anticorpi, mi spaventa la sua completa inadeguatezza. Non ha visione, una volta al governo non sa cosa fare”.
Poi se l’è presa con il premier Mario Draghi: “Poteva aspettare altri due mesi e mandarci a votare con una campagna elettorale più consapevole, invece si vota con una terza guerra mondiale in corso. Gli hanno levato la fiducia? Davvero Draghi non sapeva niente della scissione di Di Maio?! E’ quella che ha portato alla crisi di governo” ha sostenuto con sicurezza adamantina Santoro suscitando perplessità nella giornalista Monica Guerzoni e sconforto in Beppe Severgnini, mani nei capelli in segno di disperazione.
La conduttrice Lilli Gruber lo ha notato e lo ha punzecchiato: “Preoccupato?”, “Facevo fatica a intervenire perché i temi sollevati da Santoro erano talmente vari che non so che dire. A parte l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima abbiamo toccato tutti gli argomenti. E’ troppo tanto” ha ribattuto malizioso l’inviato del Corriere della Sera. L’osservazione ha indispettito Gruber: “Erano cose concrete” e Santoro che gli ha chiesto cosa sarebbe successo in Inghilterra se un ministro si fosse comportato come Di Maio. Severgnini non gli ha dato soddisfazione: “In Inghilterra è successo di peggio. Sulla terza guerra mondiale, vorrei dire che non stiamo vivendo in maniera inconsapevole l’invasione in Ucraina, non la definiamo così perché è un termine spaventoso. È una guerra lunga e strisciante e non abbiamo alternative. Non possiamo sganciarci dagli Usa e dall’Ue, sono nostri alleati, mentre Putin vuole proprio che litighiamo tra di noi”.