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Fuori dal coro, Mario Giordano impallina Draghi: cosa diceva a maggio. Il tragico errore sul gas

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La Russia attacca l'Europa usando l'arma del gas, chi l'avrebbe mai detto? Mario Giordano inizia la puntata di martedì 6 settembre di Fuori dal coro, il programma di Rete 4, mostrando il piano di contenimento dei costi dell'energia prodotto dal governo. Tra le misure c'è la riduzione di un grado per il riscaldamento degli edifici con un periodo di accensione degli impianti ridotto di 15 giorni. 

 

"Contenimento, razionamento! Eccolo qui il piano del governo, siete pronti ad abbassare i termosifoni? Siete pronti a fare la doccia fredda?", esordisce il conduttore che prende di mira il presidente del Consiglio, Mario Draghi: "Dopo il condizionatore vuole spegnere il nostro riscaldamento". 

 

Il fatto è che il premier ha sottovalutato l'impatto delle scelte dell'Italia sull'economia nazionale e sull'impennata dei prezzi delle forniture energetiche, è il ragionamento di Giordano. "Qualcuno dice: tutto questo succede perché è caduto il governo Draghi. Ebbene Io penso invece che il governo dei migliori abbia sottovalutato un po' di cose, a cominciare dalle sanzioni" alla Russia per la guerra in Ucraina. Le penalità economiche non hanno messo in ginocchio Mosca, ma hanno penalizzato l'Italia. "Sentite cosa diceva Draghi il 31 maggio: l'Italia non esce penalizzata" dalle prime sanzioni. Invece è successo il contrario, commenta Giordano: "Tutti si sorprendono, Putin attacca l'Europa con il gas! Ma penso che sorpresa...".

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