Andrea Scanzi: "Nel Pd cellule malate", Filippo Sensi sbotta: "Mi tocca sul vivo"
È scontro tra il giornalista del Fatto quotidiano Andrea Scanzi e Filippo Sensi, deputato del Pd ed ex eportavoce i premier Matteo reni e Paolo Gentiloni. Il nodo del contendere sono alcune espressioni del primo per commentare lo stato del Partito democratico rilanciando un ragionamento dell'ex ministro Fabrizio Barca sui 5Stelle che "appaiono ormai in evoluzione con consapevolezze di sinistra" mentre il Pd ignora "le cellule sane in un corpo malato". Nel Pd, rimarca Scanzi in un articolo sul Fatto, "fanno quasi sempre strada quelli che guardano più a destra che a sinistra; che ritengono a prescindere che i 5Stelle abbiano la rogna; e che, tra cellula sana e malata, preferiscono la seconda". Tanto che "i Marcucci, Romano, Sensi" in un partito normale sarebbero al massimo "portaborse".
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L'immagine delle cellule malate che fiaccano l'organismo fa sbottare Sensi che ha dedicato alla vicenda tre tweet. "Oggi Andrea Scanzi accosta a me e ad altri del Pd il termine 'cellula malata'. In passato, quando mi insultava per il grasso e per la mia bruttezza non ho profferito verbo. Ora mi tocca sul vivo".
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"Viva sempre la libertà di opinione e la critica, anche caustica. Penso, però, che il rispetto e un minimo di civiltà tra le persone siano un requisito minimo. Tirare in ballo le cellule malate in politica non mi pare rispettoso non tanto di me, che non rilevo, ma di chi la malattia la vive, la soffre, la combatte", scrive il parlamentare del partito guidato da Enrico Letta. "Forse se si cominciasse, da qui, da un po’ di umanità, ne trarremmo giovamento un po’ tutti, sani o malati. Non volevo fare lagne. Solo chiedere un minimo di rispetto, e non per me, ma per tutti, Scanzi compreso", conclude Sensi. .