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Gianluigi Paragone a Mezz'ora in più, la domanda di Cuzzocrea sul Covid è boomerang: la risposta spiazza tutti

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Gianluigi Paragone e una delegazione di Italexit, il partito da lui fondato in corsa per le elezioni del 25 settembre, sono stati tra gli ospiti di Lucia Annunziata nel corso di Mezz'ora in più, su Rai 3. Ad aprire l'intervista è Annalisa Cuzzocrea, vicedirettrice de La Stampa, che chiede al parlamentare se non sia "cinico" puntare il dito contro la gestione della pandemia mentre ancora ci sono 90 morti al giorno: "Ogni evidenza scientifica dice" che le misure messe in campo dai governi erano "necessarie". 

 

"Sulle evidenze scientifiche magari potremmo sentire il professor Frajese..." replica Paragone in riferimento a Giovanni Frajese, medico candidato con Italexit e ospite del programma. "Ha detto 90 morti al giorno? Non male come successo della campagna vaccinale e delle scelte del governo. Mi sembra che di tutto si possa parlare tranne che di successo", spiega Paragone. "La chiamiamo emergenza Covid quando siamo ben oltre l'Omicron", la variante attualmente più diffusa, "il virus come lo conoscevamo all'inizio lo possiamo mettere al museo, ha cambiato cossi tante varianti che siamo in una fase di aggiornamento continuo". Paragone afferma anche dopo il 26 settembre la "politica sarà sempre la stessa, avanti con la quarta dose, con il green pass, ci sarà forse un lockdown energetico... Siamo a questo livello". 

 

"Noi l'Europa la consideriamo una gabbia, un maleficio, un limite" afferma poi Paragone affrontando i temi economici. "Uscire dall'Europa significa uscire da una visione neoliberista per cui il mercato dev'essere predominante, a volte predatorio rispetto alle Pmi". Quello di Italexit "non è un programma che ha una scadenza a cinque anni, è una visione" più ampia, rimarca il leader di Italexit. 

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