“Non sono pronte”. Tommaso Labate a Controcorrente: chi sarà sorpreso dal razionamento
La guerra del gas scuote la campagna elettorale, gli italiani sono pronti al razionamento? La domanda è rivolta a Tommaso Labate, giornalista del Corriere della Sera, che viene interrogato nel corso dell’edizione del 3 settembre di Controcorrente, il programma televisivo di Rete4 condotto da Veronica Gentili: “I singoli italiani saranno pronti, non avranno alcun tipo di problema nel poter sopravvivere con uno, due o anche tre gradi di riscaldamento in meno, ovviamente dosati a seconda delle zone più fredde e più calde, come si fa per l’apertura delle scuole, che ricominciano prima in Alto-Adige e poi da ultimi quelli di Calabria e Sicilia. Ma il tema riguarda le aziende in realtà”.
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“Per quanto riguarda il governo invece - prosegue il giornalista - possiamo ragionare soltanto sulle esperienze precedenti, a partire dal decreto Aiuti a ritroso. Tutte le volte che ci si attendeva una risposta dal governo Draghi la risposta è poi arrivata. È arrivata anche in misure, penso al decreto Aiuti, persino più estese rispetto che alle bozze erano circolate in precedenza. Anche i partiti che hanno causato la caduta del governo Draghi sanno - chiosa Labate - quello che è in grado di fare l’esecutivo”.
La guerra del gas scuote la campagna elettorale, gli italiani sono pronti al razionamento? @Tommasolabate: "I singoli italiani sì ma il tema riguarda le aziende"#Controcorrente pic.twitter.com/mpCvwhUf3w
— Controcorrente (@Controcorrentv) September 3, 2022