Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Marcello Sorgi vede il ribaltone nel 2023: “Crisi economica e difficoltà del governo, può cambiare tutto”

  • a
  • a
  • a

Marcello Sorgi approfondisce la questione delle divergenze tra ex alleati a poche settimane dall’appuntamento elettorale. In particolare la guerra per il collegio di Roma centro agita il sonno della sinistra e di Calenda: “Se serviva una conferma che le divisioni all’interno dell’ex campo largo favoriranno il centrodestra è arrivata ieri con la disputa a tre Letta-Calenda-Bonino, per il collegio romano in cui si troveranno candidati, uno contro l’altro, il leader di Azione e quella di Più Europa. Enrico Letta accusa Carlo Calenda di essersi candidato proprio per danneggiare la sua ex alleata. E Calenda replica che Letta in quel collegio ha deliberatamente ‘usato’ la leader radicale contro di lui. Mentre Più Europa sostiene che è stato il capo di Azione a progettare una vendetta. Da quando il Pd scende nei sondaggi e Azione sale, la contesa tra i leader dei due partiti s’è fatta più sanguinosa. Con il trend attribuito ad Azione dai sondaggi, teoricamente, potrebbe farcela lo stesso, ma lo smacco di non riuscirci sarebbe certo difficile da digerire”. 

 

 

“Tutti i leader in corsa - sottolinea ancora Sorgi - sono consapevoli che, pur fornendo linee di tendenza ormai chiare, i sondaggi cominceranno a valere veramente nelle ultime due settimane, quando peraltro i dati diverranno segreti per legge. Al momento, Azione è data avanti a Forza Italia e con un trend in ascesa, che potrebbe portarla a minacciare di sorpasso anche la Lega, fin qui al terzo posto”. 

 

 

Sorgi conclude il proprio editoriale tracciando uno scenario fosco a seguito delle elezioni del 25 settembre: “Uno sconvolgimento della classifica con cui i partiti si sono presentati ai blocchi di partenza della campagna elettorale, fermo restando che difficilmente potrebbe togliere al centrodestra la vittoria, agirebbe sui piani che in tanti stanno già facendo per il 2023, quando la crisi economica e le difficoltà del governo potrebbero rimettere la posta in gioco”.

 

Dai blog