Matteo Bassetti ministro della Salute? Cosa risponde l'infettivologo. Poi l'affondo sui morti di Covid
Matteo Bassetti torna a parlare in una intervista a Libero in cui chiede l'istituzione di una commissione di inchiesta sul Covid relativa al numero dei morti del 2022. Ma tocca anche un altro tema, quello di una possibile discesa in campo nella politica, seppur non nelle elezioni del 25 settembre. Sul calcolo dei decessi nella pandemia l'infettivologo del San Martino di Genova afferma che siamo davanti a un bivio: o "stiamo contando con parametri sbagliati, che andavano bene nelle prime ondate e che, adesso, non tengono conto di quanto il virus sia cambiato, oppure abbiamo sbagliato tutto e le risposte messe in campo per arginare la pandemia non hanno funzionato". "Io credo che una stima corretta si attesti intorno al 20%", spiega Bassetti.
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Il fatto è che "basta un tampone positivo per catalogare un decesso come 'morte covid'. Non è così", dice l'infettivologo che vede, in questo fenomeno, un "messaggio sbagliato che viene dato sul fronte vaccinale", perché "una persona può essere portata a pensare: 'Allora cosa mi vaccino a fare, tanto si muore lo stesso'. Non è così. Dobbiamo dirlo chiaro e forte".
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Poi la domanda diretta: "Lei sarebbe disposto a fare il ministro della Salute?". "Serve un cambio di rotta. Al ministero della Sanità serve un tecnico, un esperto. Due anni e mezzo di emergenza ce l'hanno spiegato fin troppo bene: non possiamo permetterci di avere una persona che impiega sei mesi prima di capire come funziona la macchina. Abbiamo bisogno di uno che metta le chiavi nel quadro e parta. Altrimenti sarà un disastro", è la premessa di Bassetti che non chiude, tutt'altro, all'ipotesi. Poi spiega: "Sono un uomo dello Stato. Lavoro in un'Università pubblica. Sarei onorato di un incarico del genere e lo svolgerei con orgoglio se me lo chiedessero. E lo dico indipendentemente dalle questioni di partito nelle quali non voglio entrare perché non sono il mio campo", afferma l'infettivologo. Che poi aggiunge: "Non conta il nome. Che sia Matteo Bassetti o qualcun altro, amen. L'importante è trovare una persona capace e competente. Il ministero della Sanità oramai è strategico, come quello dell'Economia".
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