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In Onda, Alessandro Giuli e il vertice del centrodestra: "Cercano di rallentare l'incoronazione di Giorgia Meloni"

"Cercano di rallentarla". La verità su #GiorgiaMeloni Ecco cosa succede nel #centrodestra #inonda #27luglio

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"I termini della questione quali sono esattamente?" domanda Concita De Gregorio al giornalista Alessandro Giuli. La puntata di In Onda, mercoledì 27 luglio, segue in diretta il vertice di centrodestra alla Camera. Mentre Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono riuniti a Montecitorio, si cerca di capire cosa farà davvero la coalizione.

Qualche ora prima dell'intesa sulla scelta del premier e sulle candidature nei collegi uninominali, Giuli in collegamento con la trasmissione di La7 spiega: "Dal punto di vista elettorale sono tornati al 2018. Come allora chi arriva primo - in termini di voti - ha la golden share sulla coalizione. Stanno cercando di distinguere leadership e premiership, perché hanno capito che, sondaggi alla mano, è Giorgia Meloni la leader della coalizione, quindi cercano di rallentare il processo stabilendo che deve passare per una legittimazione elettorale. Una cosa abbastanza sensata - spiega Giuli - L'elemento di novità è che Berlusconi non dice più aspettiamo ma riconosce che lo schema di gioco del centrodestra resta immutato, chi arriva primo nella coalizione può indicare il premier".

"Alessandro si può dire che ci hanno provato ma non ci sono riusciti?" domanda la conduttrice Concita De Gregorio al giornalista. "Lei deve essere arrivata con il bazooka sul tavolo, lo possiamo immaginare?". "Io penso di sì" risponde Giuli. Oggi i sondaggi, al contrario del 2018, non dicono più che Lega e FI insieme superavano Fratelli d'Italia, oggi è il contrario "motivo per il quale - spiega il giornalista - è passata di moda la Federazione". E conclude: "Sui collegi ancora c'è battaglia per questo hanno sospeso il vertice per mezz'ora su richiesta, secondo me, di Giorgia Meloni di fronte a delle offerte che lei non ha accettato". L'intesa nel centrodestra sulle candidature nei collegi uninominali però è arrivata poco dopo, al termine delle quattro ore di vertice: 98 a Fratelli d'Italia, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia-Udc e 11 ai centristi di Noi con l'Italia e Coraggio Italia. 

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