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Crisi di governo, Guido Crosetto smaschera il gioco sporco sul voto: "Arrivano i barbari..."

Giada Oricchio
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“Il voto? Non è che arrivano i barbari”. Guido Crosetto, imprenditore e tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ha rilasciato un’intervista al quotidiano la Repubblica invocando le elezioni anticipate alla luce dell’attuale crisi di governo: “Questa paura del voto mi ha stufato. Di più: posso dirle che la storia per cui il senso di responsabilità si dimostra solo evitando le elezioni è la cosa più fascista degli ultimi 60 anni? Sono andati alle urne, in questo periodo, in tutti i Paesi del mondo. Solo da noi il voto equivale a un ’arrivano i barbari'”.

 

Crosetto spiega che i “barbari” sono il vicino di casa, il commercialista, la colf cioè il popolo che ha diritto di scegliere i suoi rappresentanti e lancia una provocazione: “Allora facciamo così: aboliamo le elezioni, diciamo che la democrazia è un problema perché il popolo è stupido. Cambiamo la Costituzione perché devono comandare le elite”.

Il timore di una parte politica è che Giorgia Meloni possa diventare presidente del Consiglio senza avere capacità governative, ma l’ex deputato tranquillizza: “Mettiamola in questo modo: non è che, se il centrodestra vince le elezioni, propone Paperino per Palazzo Chigi e Pippo come ministro delle Finanze. Nessuno è così scemo da voler prevalere alle urne per essere cacciato subito con i forconi”. Concetti ribaditi con toni più sarcastici su Twitter: “Il voto è demodé, come il marrone, come i cappotti di astrakan. Cose da popolo. La responsabilità invece è come il blu. Come una borsa di Hermès. Come Capalbio. Potremmo provare ad abbinarle: voto e responsabilità”. 

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