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Omnibus, Domenico De Masi svela la vera mossa di Conte: i sondaggi dietro allo strappo M5s

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È Domenico De Masi uno dei grandi protagonista della crisi di governo che si è aperta. Lui, il sociologo del M5s che ha aizzato il leader del MoVimento rivelando quei messaggi che il premier Mario Draghi avrebbe inviato a Beppe Grillo chiedendo di rimuovere il capo dei grillini perché "inadeguato". Una miccia che ha fatto esplodere tutto. Ma la verità è che restare nel governo rischia di far sparire definitivamente i 5Stelle - lo dicono tutti i sondaggi - e De Masi non lo nasconde. A "Omnibus" sabato 16 luglio conferma le dichiarazioni rilasciate a Radio24 quando dopo aver spiegato di avallare la scelta del leader pentastellato di non votare la fiducia sul decreto Aiuti. "È la mossa giusta per sopravvivere, è indispensabile” rivela che il motivo principale sono gli ultimi disastrosi dati delle rilevazioni sui partiti.  “Dall’inizio del governo Draghi a oggi il M5s ha perso 7-8 punti percentuali. È chiaro che la permanenza nel governo non fa che dimagrarli. Avanti di questo passo, fra 6 mesi, scomparirebbero. Qualcosa Conte doveva fare e lo ha fatto” ribadisce il sociologo. “Conte porta almeno il 12% e se torna Di Battista qualche voto in più lo prendono, col rientro raggiungono il 15%".

Il conduttore di "Omnibus" gli domanda se sia vero il retroscena de la Repubblica che racconta del "triumvirato che punta allo strappo". Il ritorno di Casalino con Taverna e Ricciardi scrive Stefano Cappellini sul quotidiano: "Lo strano trio che da settimane spinge Conte verso l’opposizione: insieme a Rocco, ecco il sinistrorso ex attore teatrale e la senatrice che detesta il Pd e il limite dei 2 mandati". Ma su questo De Masi non conferma e si limita a rispondere: "Io non ho mai parlato di giglio magico vicino a Conte". La svolta dunque sarebbe stata decisa dai sondaggi.

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