Crisi di governo, Giovanni Floris durissimo a In Onda. Avviso a Giuseppe Conte: finirà male
“E’ una legislatura terribile. Ogni volta ci si chiede: come è possibile?”. E’ durissima l’analisi di Giovanni Floris sulla caduta del governo (non nei numeri, ma di fatto). Durante la puntata di In Onda, il talk politico del preserale di LA7, giovedì 14 luglio, conduttori e ospiti si sono interrogati sulle dimissioni di Mario Draghi dopo il rifiuto del M5s di votare il Dl Aiuti in Senato.
La povertà cresce, il lavoro manca, la crisi energetica e alimentare si fanno sentire e le forze politiche scalpitano e tirano il premier per la giacchetta pensando alle elezioni del 2023. Floris mette al bando la diplomazia: “E’ una legislatura terribile in cui i leader e i partiti politici hanno dimostrato di non saper governare. Non lo hanno saputo fare Lega e M5s mettendosi insieme, non lo hanno fatto i 5 Stelle con il PD e nemmeno tutti messi insieme affidati alla personalità di Draghi”.
La crisi nei sondaggi, chi vince col voto anticipato. Di Maio scompare dai radar
Ogni estate ha le sue spine fa notare il conduttore di Di Martedì: “L’estate del Papeete abbiamo scoperto che Salvini era inadeguato e adesso scopriamo che Conte è inadeguato. Tutte le volte riescono a fare qualcosa per cui il cittadino dice ‘ma come è possibile? Come è possibile con l’inflazione che sale, con la Bce che sta per alzare i tassi, con la nuova ondata di pandemia, con il gas che mancherà in autunno e con la guerra?”. Ebbene, tutto questo è possibile perché, secondo Floris, siamo di fronte a una classe politica senza lungimiranza, fatta di persone che pensano solo a sé stesse. E le conseguenze delle dimissioni di Mario Draghi considerato in Europa il garante del Pnrr? “Qualcuno pagherà il prezzo, forse Salvini, ma anche Conte – ha detto Floris -. Se Draghi dovesse mai decidere di riaccettare l’incarico, pensate che condizioni metterebbe questa volta. Altro che termovalorizzatore! Questa volta credo che tra Salvini e Conte pagherà più Conte”.