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Controcorrente, Maria Giovanna Maglie inguaia Mario Draghi: "È arrivato il momento… Non è democrazia”

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Mario Draghi con le spalle al muro. Giovedì sarà il giorno decisivo per la tenuta del governo italiano, con Maria Giovanna Maglie che loda i partiti che stanno facendo richieste al premier, senza rimanere passivi davanti all’azione dell’esecutivo. La giornalista è ospite dell’edizione del 12 luglio di Controcorrente, talk show di Rete4 che vede Veronica Gentili alla conduzione, e sviscera il proprio pensiero: “È arrivato il momento che i partiti che hanno concorso a questo presunto governo di unità nazionale dicano la loro. Siamo a molti mesi prima delle elezioni, suppongo che si voterà la prossima estate, quindi suppongo che in 7-10 mesi alcuni partiti possono sperare di riprendere un minimo di contatto con l’astensionismo, la rabbia, la pancia. Se la gente quando apre il portafogli ragiona con la pancia non mi scandalizza”.

 

 

“Quello che deve finire è - prosegue Maglie - questa idea che c’è il migliore circondato da una serie di tecnici, migliori anche loro, che decide la sintesi suprema ed estrema delle richieste petulanti dei partiti. Non è così, non può essere così, almeno a me, anche in emergenza, il funzionamento dell’emergenza non me l’hanno insegnato così. Magari ho sbagliato io… Se i partiti che hanno partecipato a questo governo chiedono cose che non gli vengono date stanno facendo il loro lavoro, a ragione, a torto, sbagliando, ma è il loro lavoro. Il loro lavoro - chiude Maglie rivolgendosi anche a Tommaso Labate, piuttosto perplesso per le parole della collega - non è quello di interpretare i desideri di Mario Draghi, della Bce, o dell’Union europea o delle capitali della guerra, devono interpretare i desideri e le rabbie dei cittadini italiani, che a settembre-ottobre saranno terribili”.

 

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