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In Onda, il sociologo De Masi aizza Conte: "Perché deve mollare". Come si salva il M5s

Giada Oricchio
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Con o senza Draghi? Questo il dilemma. Oggi il M5s si è astenuto alla Camera sul Dl aiuti da 20 miliardi, il premier Mario Draghi è salito al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in serata Giuseppe Conte presidente dei 5Stelle, ai microfoni di In Onda, il programma del preserale di LA7, non ha sciolto la riserva sul voto di giovedì in Senato. “Saprete a tempo debito” ha detto laconico all’inviato. Sui tumulti e tormenti del Movimento, i conduttori David Parenzo e Concita De Gregorio hanno interpellato Domenico De Masi.

Il sociologo e ideatore della scuola di formazione politica del M5s si è trincerato dietro un fermo “no comment” in merito al caos che ha scatenato rivelando che Draghi avrebbe chiesto a Grillo di rimuovere Conte per incapacità, ma si è sbottonato sul possibile bacino elettorale del M5s: “Si arriverà alle elezioni con13 milioni di poveri tra assoluti e relativi ed è probabile che aumenteranno con la crisi in autunno e nessun partito se n’è fatto carico. I 5 Stelle sono gli unici ad aver fatto qualcosa di sinistra negli ultimi anni”.

Secondo De Masi, Conte “depurato” dalla parte governativa, ora ha le mani più libere per decidere se restare o no nell’esecutivo. Il politologo del Corriere della Sera Massimo Franco lo ha punzecchiato: “Ma una crisi di governo adesso non danneggia i poveri?” e il sociologo ha fatto capire chiaramente che la bilancia pende verso lo strappo: “Questa maggioranza sta svuotando anche il RdC, i 5 Stelle stanno ottenendo sempre di meno da questo governo. Per i poveri una fuoriuscita del movimento sarebbe ininfluente”.

De Gregorio gli ha chiesto di non filosofeggiare e di essere pratico: “Cosa consiglia a Conte per giovedì? Quel voto può cambiare le sorti” e la risposta di De Masi è stata rivelatrice: “Se il Movimento esce dal governo recupera immediatamente Di Battista e quindi recupera due punti. Poi recupera un rapporto molto più forte con Sinistra italiana e articolo 1”. Un mero conteggio elettorale che ha indignato Massimo Franco: “Chiedo scusa però non è che per recuperare qualche punto metrico decimale come dice De Masi, si può far cadere un governo che sta affrontando una guerra e una pandemia”.

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