Incendio Roma, Ignazio La Russa: nessuna prova che è doloso. E scatta la rissa con Furfaro del Pd
La pista del rogo doloso nel disastroso incendio che ha sconvolto Roma sabato 9 luglio non convince Ignazio La Russa. L'esponente di Fratelli d'Italia è ospite di Francesco Magnani a L'aria che tira estate, il programma di La7. Nella puntata di lunedì 11 luglio il vicepresidente del Senato afferma che è sicuro che non siano state cause naturali come l'autocombustione a scatenare le fiamme, partite dal parco di Centocelle, che hanno poi divorato gli autodemolitori presenti nella zona, ma "quando c'è l'immondizia e manca la prevenzione è facile che scoppiano gli incendi".
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Per La Russa "non c'è nessuna prova, neanche un indizio" della pista dolosa e sostenerla equivale a "giustificare il sindaco" di Roma Roberto Gualtieri "dicendo che è colpa di chissà quale attentato. L'unico indizio è che si vuole difendere Gualtieri a tutti i costi".
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In collegamento c'è anche Marco Furfaro, esponente del Pd che va su tutte le furie. "La Russa sta facendo il comizio" attacca il dem criticando l'intervento del senatore FdI che replica: "Ridicolo, il comizio lo stai facendo tu". I due si parlano sopra, con Furfaro che attacca: "Incivile, sono 70 anni che fa politica senza trattare gli altri con rispetto", e La Russa che controbatte: se il dem non fa commenti "corretti" è giusto interromperlo.
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"Li faccio come mi pare, c'è la libertà di pensiero - dice ancora Furfaro che chiede di togliere l'audio a La Russa, con il conduttore che giustamente sottolinea come sia lui a decidere come trattare gli ospiti. Tutto finito? Neanche per sogno. Quando il dem tira fuori l'amministrazione di Gianni Alemanno, La Russa torna alla carica e si riaccende lo scontro.