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L'insulto sessista di Salmo scatena Selvaggia Lucarelli. Botta e risposta al veleno, il rapper senza freni

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Fuoco e fiamme sui social tra due "nemici" dai tempi della prima estate della pandemia. ossia Selvaggia Lucarelli e il rapper salmo, con la prima che denuncia l'atteggiamento sessista e volgare del secondo, che non si scusa. Anzi, rincara la dose. 

Teatro dello scontro è Instagram dove Salmo ha scritto un post sull'ultimo periodo, per lui particolarmente turbolento. "È stato l’anno più difficile della mia vita. Concerto abusivo, album, recitare nella serie tv, dirigere la colonna sonora, fare un nuovo album, preparare il live per San Siro…”, ha scritto il rapper. Il riferimento  al sconcerto busivo è quello all'evento di Olbia, quando in Italia sferzava ancora il Covid, aall'epoca pesantemente criticato proprio dalla giornalista. Ma non tutti ricordavano, e così un utente ha commentato:  “Quale concerto abusivo?”. "Chiedi a Selvaggia Su*arelli", ha risposto il rapper storpiando il nome della giornalista scatenando i commenti dei suoi follower. 

 

"Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore. Non ha mai risposto nel merito - ha replicato Lucarelli - ma perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e 'Ahaha'. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse".

 

Il rimprovero non è piaciuto evidentemente a Salmo che invece di scusarsi ha controreplicato: "Non piangere Selvaggia. Mi hanno storpiato il cognome mille volte. Per favore falla finita con sta roba del sessismo che non c’entra nulla. Il vittimismo da opinioninstagram è passato ormai. Forse”. Il commento poi è sparito dalla pagina di Salmo, ma la telenovela potrebbe non essere finita. In attesa di un altro concerto "abusivo". 

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