
Otto e mezzo, la filosofa Braidotti disintegra i pacifisti italiani: “Aggressivi, prepotenti e anti-Usa”

Rosi Braidotti alza nuovamente la voce. La filosofa femminista, professoressa Emerita dell'Università di Utrecht, è tra gli ospiti della puntata del 24 giugno di Otto e mezzo, il talk show di La7 condotto da Lilli Gruber, e commenta duramente le posizioni dei pacifisti italiani sulla guerra tra Russia ed Ucraina: “Sono cosiddetti pacifisti. Sono aggressivi, prepotenti e animati dall’anti-americanismo. Non lo sono tutti, ma questo elemento c’è ed è molto forte sui social, dove in maniera anonima si esprimono questi cosiddetti pacifisti. Li definisco cosiddetti pacifisti perché sono bellicosi e aggressivi, quindi come fanno a dirsi pacifisti? Se il Papa ha ragione che la cultura della pace è molto di più dell’assenza della guerra un pacifista dovrebbe avere un comportamento morale mite. In Italia invece c’è l’ideologia del pacifismo, che è davvero un’arma di battaglia contro tutti gli opponenti politici, ma anche contro le istituzioni”.

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“Questa - sottolinea la filosofa - è una situazione molto italiana, che non esiste in altri paesi. Il pacifismo puro e duro è un’ideologia estremista e molto difficile da sostenere. Ormai in Italia si fa del pacifismo un’arma da combattimento, per ogni colore politico. Io dico di guardare un po’ al progetto della pace e vediamo come possiamo costruirla in maniera concreta e pragmatica. Ci vogliono delle riforme per fare la pace e qui Mario Draghi è molto bravo e pragmatico. L’ideologia del pacifismo bellicoso - chiosa Braidotti - non serve molto, anzi ostacola gli obiettivi di pace”.
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