Luigi Di Maio, perché "dovrebbe ritirarsi a vita privata": il sospetto di Moni Ovadia a Controcorrente
Un conto è cambiare idea, un altro rinnegare i propri principi. La scissione in seno al Movimento 5 Stelle ha provocato un terremoto politico e delle sue ripercussioni se ne parla mercoledì 22 giugno a Controcorrente, il programma condotto su Rete 4 da Veronica Gentili. L'attore e autore teatrale Moni Ovadia viene chiamato aa commentare la mossa di Luigi Di Maio, che sta fondando gruppi autonomi alla Camera e al Senato.
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"Sono abbastanza vecchio per conoscere le parabole degli esseri umani - premette Ovadia - tanti nascono incendiari e finiscono pompieri. Questa è la parabola di Luigi Di Maio". C'è una differenza, però. "Cambiare le idee è un segno di intelligenza", di capacità di riflettere sugli errori, argomenta. "Cambiare i principi è un'altra cosa. Un uomo che cambia i principi dovrebbe ritirarsi a vita privata e tenere bassissimo profilo - è l'affondo dell'attore - Invece quando uno immediatamente ha cambiato i principi ed è già è pronto di nuovo a buttarsi nell'agone politico, questa cosa mi insospettisce. Ma è tipico degli esseri umani", conclude Ovadia.
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I dubbi e i sospetti sulla secessione dimaiana serpeggiano dall'inizio dello scouting parlamentare del ministro degli Esteri, con molti osservatori che vedono l'operazione legata alla necessità di superare il vincolo del doppio mandato nel Movimento 5 Stelle e provare a garantirsi un posto in Parlamento.
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