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Cartabianca, Alessandro Orsini lascia senza parole: "Ucraina? La mia speranza..." Il finale più tragico

Luca De Lellis
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È un Alessandro Orsini inedito quello andato in scena nella puntata di Cartabianca, trasmessa in diretta su Rai 3 nella serata di martedì 14 giugno. Il professore di sociologia del terrorismo all’università Luiss di Roma, rivolgendosi alla conduttrice Bianca Berlinguer, ha suggerito un cambio drastico di strategia del fronte occidentale: “Dobbiamo aumentare le sanzioni contro la Russia usandole come merce di scambio al tavolo delle trattative”.

Inserito nella lista dei presunti “filo-putiniani” dal Corriere della Sera, Orsini ha dimostrato ancora una volta l’infondatezza delle accuse. La preoccupazione per le sorti della guerra aumenta di ora in ora. La questione allarmante, ha affermato l’ospite di Cartabianca, è che “purtroppo il futuro per l’Ucraina è tragico”. Il motivo è lampante ai suoi occhi: “Esiste una dimensione relazionale del problema ucraino, cioè quello che Vladimir Putin farà è in relazione a quello che faremo noi. I movimenti di Putin dipendono da noi".

 

“Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”. La terza legge della dinamica di Newton è ciò che spinge il professor Orsini a temere il peggio per le sorti del Paese vittima dell’invasione russa. Poi ha chiosato: “La mia speranza è quella di preservare un pezzo di Ucraina democratica e salvare Volodymyr Zelensky”.

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