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Otto e mezzo, la filosofa Rosi Braidotti insulta Meloni: "Come Putin, propaganda assassina". Fuori controllo

Giada Oricchio
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“Meloni come Putin: toni violenti, omofobi e misogini. Mi fa paura”. Così Rosi Braidotti attacca Giorgia Meloni. L’affermazione di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative sono il tema di Otto e Mezzo, il talk politico di LA7, martedì 14 giugno. Lilli Gruber e i suoi ospiti hanno cercato di capire se Meloni possa rappresentare una destra di governo o se in qualche modo resti confinata come forza di estrema destra, in grado di coagulare consenso, ma non a sufficienza per entrare a Palazzo Chigi.

La conduttrice ha mandato in onda una parte dell’intervento della leader di FdI al comizio di Vox, partito dell’estrema destra spagnola e al rientro in studio la professoressa di filosofia all’Università di Utrecht, Rosi Braidotti, ha sgranato gli occhi, serrato le labbra e attaccato la leader di FdI: “Ho paura! Questi toni da furia scatenata contro i nemici dei sacri valori Dio, patria e famiglia. Vede nemici presunti, ancestrali. Ha un linguaggio conflittuale, violento contro omosessuali, donne non madri, femministe, migranti e tutti quelli che non sono come loro. Un tono aggressivo che mi fa paura”.

Poi l’affondo: “Mi sembra più credibile quando urla così che quando fa la leader politica seria – ha proseguito Braidotti - Come tono ricalca la rabbia micidiale di Putin e Kirill, pure loro rivendicano i valori sacri di Dio, patria e famiglia che però li vedono come caratteristici della Russia e in totale decadenza nell’Occidente”. Per la scrittrice e studiosa, Meloni e Putin sembrano all’opposto ma si ricongiungono “in questo tono da conquistatori violenti ricco di omofobia, misoginia e da propaganda assassina”. Braidotti ha chiosato severa: “Tutto ciò mi mette paura e tristezza, se questo è il programma, io resto all’estero, grazie”.

 

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