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Piazzapulita, Marco Minniti stronca Zelensky: "Su Azovstal scelta rischiosissima"

Giada Oricchio
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“Zelensky ha fatto una mossa delicata, rischia grosso”. Marco Minniti, ospite nello studio di "Piazzapulita", il talk di LA7, giovedì 19 maggio, ha messo l’accento sull’importanza della richiesta del presidente ucraino al battaglione Azov di arrendersi e lasciare l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Un appello che non tutti gli oltre 2.000 soldati hanno accolto considerandola una resa della resistenza.

L’ex ministro dell’Interno è partito dalla parata militare della Vittoria del 9 maggio “triste e sottotono” perché il presidente russo Vladimir Putin non ha potuto annunciare la presa del Donbass e quindi la vittoria: “Il rischio ora è una guerra lunga, di logoramento nel cuore dell’Europa. Proprio per questo bisogna aprire al negoziato che finora è stato respinto da Putin”.

Al contrario, Zelensky, chiamato ora a passare da grande comunicatore a grande statista, ha mostrato una visione del futuro: “Ha fatto un gesto particolarmente delicato cioè chiedere ai marines che stavano nell’acciaieria di arrendersi, non è una cosa semplicissima – ha sottolineato Minniti -. E’ una cosa rischiosissima per Zelensky: se i soldati che si sono arresi dovessero giudicati in maniera sommaria dai russi o peggio dovessero essere colpiti, il presidente ucraino corre il pericolo di rompere il rapporto sentimentale con il proprio Paese”.

E allora perché lo ha fatto? Il presidente della fondazione Medor rivela il motivo: “Ha voluto evitare che a Mariupol ci fosse un martirio che bloccasse qualunque trattativa. Il punto fondamentale oggi è costruire un accerchiamento politico-diplomatico intorno a Putin affinché prenda sul serio in considerazione un negoziato”.

Secondo Minniti, Putin non è affatto isolato, prova ne è l’accordo militare con il Camerun che per il leader del Cremlino rappresenta la possibilità di avere una pressione sul Mediterraneo: “Se scattasse una drammatica situazione umanitaria in Africa avremmo l’Europa stretta in una tenaglia: sei milioni di profughi dall’Ucraina e non so quanti dall’Africa”. Cosa significa? Che con il blocco dei cargo pieni di tonnellate di grano nel mar Nero, la Russia ha messo in atto il grande ricatto alimentare. Altro che gas.

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