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Non è l'Arena, "Putin nel 2011 disse no a Biden e ora..." La teoria del giornalista russo fa indignare tutti

Federica Pascale
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L’uomo che ha detto di no alle richieste dell’America è il presidente russo Vladimir Putin, e per questo sta pagando il prezzo. Questa la teoria - a dir poco audace - del politologo e conduttore televisivo Dmitry Kulikov, ospite di Massimo Giletti durante la puntata di domenica 15 maggio di Non è l’arena su La7.  Il russo afferma che gli americani avessero già deciso di distruggere Putin quando nel 2011 Joe Biden, in qualità di vicepresidente con Obama alla Casa Bianca, andò a Mosca per incontrare il leader dell’opposizione russa. A seguito di questo incontro, racconta Kulikov, Biden avrebbe chiesto a Putin di non presentarsi alle elezioni politiche del 2012.

 

“Era stata una richiesta dell'allora vicepresidente americano” sottolinea Kulikov, che sostiene dunque che da quel momento “gli Stati Uniti d'America hanno preso la decisione di cambiare le strutture del potere della Russia”, soprattutto alla luce del fatto che Putin poi si candidò nel 2012 e vinse con ottimi risultati. “Per il signor Biden e per l'America questo ha significato che qualcuno nel mondo ha detto di no alle richieste dell'America, e questa persona è stata il presidente della Russia” conclude il politologo. Inutile dire che le ricostruzioni e le teorie di Kulikov hanno provocato le reazioni indignate degli ospiti della trasmissione, che a vario titolo hanno dialogato nel tentativo di mettere ordine nel caos della propaganda.

 

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