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Silvio Berlusconi, il Monza e la telefonata al patron del Perugia

Arnaldo Magro
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Lo avrà fatto perché, si sa, è di indole galante. Perché gli piace sedurre. Piacere è il suo piacere, ripetono i suoi fedelissimi. Solo per questo venerdì mattina Silvio Berlusconi pare abbia chiamato Massimiliano Santopadre. Per coloro che comprensibilmente ignorano il Carneade in questione, si tratta del Presidente del Perugia Calcio. In serata si sarebbe poi giocata una partita spareggio importantissima per la squadra del Cavaliere. Proprio in quel di Perugia. 

 

«Sono Silvio Berlusconi, come sta?»
«Presidente ma che onore, non l’avevo mai sentita prima d’ora, che onore» ripete incredulo l’imprenditore romano. 
«.. Volevo solo salutarla. Immaginavo tra me e me a quale ritorno elettorale anche per il mio partito, qualora il mio Monza raggiungesse la serieA». 
«La capisco Presidente, anche noi del Perugia siamo in corsa per la promozione».
«Ma davvero? - risponde lesto Berlusconi - pensi che lo ignoravo del tutto. A questo punto non posso che inchinarmi dinnanzi al Santopadre».
E giù a ridere. 
Per la cronaca la partita l’ha vinta il Perugia. 

Ma come ci si interrogava in «Amici miei», cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio è velocità d’esecuzione. Il tutto in una telefonata.

 

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