
Mughini "gli ha dato un destro", come è andata la rissa con Sgarbi al Costanzo Show. Parla Parpiglia

Al Maurizio Costanzo Show c'è stata una rissa. Una tele-rissa: Giampiero Mughini e Vittorio Sgarbi sono arrivati alle mani, come accadde nel 2019 quando su Rete 4, nel programma di Giuseppe Brindisi, volarono le sedie. La spifferata su quello che è accaduto al Maurizio Costanzo Show arriva da Dagospia, ma nella Suite 102.5 - in radiovisione su RTL 102.5 - Gabriele Parpiglia (autore televisivo) svela i particolari inediti della rissa tra Sgarbi e Mughini al Maurizio Costanzo show (che andrà in onda domani sera).

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“Cosa è accaduto? Mughini, in versione ultrà, al Maurizio Costanzo show mentre si parlava con Al Bano di Putin e se fosse giusto o meno eliminare gli sportivi dalle competizioni, se fosse giusto andare a cantare per Putin quando si poteva (tra l’altro non è andato solo Al Bano, sono andati tantissimi altri cantanti italiani e sportivi). Sgarbi, allora, inizia a difendere la categoria di chi non doveva essere eliminato (gli sportivi non c’entrano niente). Mughini, a quel punto, come quando un toro vede rosso, inizia a offendere Sgarbi, che replica bloccandosi su una parola ben precisa che non ho il coraggio di ripetere. A quel punto Mughini si alza, Sgarbi si alza e Mughini si avvicina e gli dà un destro”, racconta Parpiglia. “Dalle fotografie non si capisce. Dopo cerca di prenderlo per la gola, Sgarbi non se l’aspettava, cade a terra dietro i suoi quadri esposti…. Si vedono addirittura i calzini rossi di Sgarbi che fa un volo”, conclude.

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La notizia della rissa, in poche ore, fa il giro della Rete. Al Il Corriere della sera arriva il chiarimento di Vittorio Sgarbi: "Sono esterrefatto: è la seconda volta che, sempre lui, vuole passare alle mani. Io sono un noto polemista verbale, ma mi fermo a quello, fosse anche per un senso estetico. In puntata Al Bano ha fatto una riflessione coraggiosa, ma che suscitava qualche mormorio in platea in cui in pratica non sconfessava Putin. A quel punto volevo rovesciare sul piano dialettico la situazione dicendo che il problema non era tanto Al Bano che non poteva più andare a cantare in Russia ma i tanti artisti e sportivi russi che non possono esibirsi qui, in Italia. Mughini ha risposto ricordando Sala che aveva chiesto al direttore Gergiev di rinnegare Putin per poter dirigere alla Scala, ho ribattuto e Mughini si è alzato per venire a picchiarmi... Io mi sono rovesciato sulla sedia".

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Mughini, però, scrive a Dagospia chiarendo la sua posizione: "Le foto che hai pubblicato su quanto avvenuto tra me e Vittorio al Teatro Parioli non danno conto di quanto è realmente è avvenuto. Tra noi due s’è solo trattato di diverse sfumature di pensiero e di parola, e semmai di tono della voce, quanto a qualcosa che mi pare attenesse alla guerra in Ucraina e ai suoi infiniti e drammatici annessi e connessi. Nient’altro che questo".
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