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Sofia Goggia, "cosa ha detto di sbagliato". Mario Adinolfi e il caso omosessuali: vergognoso

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Sofia Goggia finisce fuori pista ma non in una gara di sci e, stavolta, l'infortunio sarebbe morale. La campionessa olimpica di PyeongChang 2018 è finita nel mirino dei social per un passaggio, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, sul tema dell'omosessualità. "Se ci sono omosessuali tra gli atleti? Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi già dalla Streif di Kitz", la considerazione della sciatrice bergamasca, che ha fatto riferimento alla difficile pista austriaca e si è espressa anche sulla possibilità che i transgender gareggino con le donne. "A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più - ha spiegato -. Non credo allora che sia giusto".

E allora giù la polemica feroce contro l'atleta sommersa dagli insulti sui social per le sue considerazioni. Il presidente di Arcigay Bergamo Cives, Marco Arlati, si era detto "molto deluso da dichiarazioni a suo dire "sbagliate che fanno riferimento a una mentalità vecchia" e "danno la percezione del pensiero che purtroppo aleggia ancora nel mondo sportivo". "Gli atleti e le atlete sono tali indipendentemente dal genere, dall'identità di genere e dall'orientamento sessuale", aveva aggiunto.

Persino il sottosegretario all'Interno ed esponente di Italia Viva, Ivan Gasparotto: ha tuonato contro la sportiva: "Leggo sgomento che secondo Sofia Goggia un atleta gay non sarebbe in grado di fare una discesa libera. Prima di dire cose del genere, gentile Sofia, converrebbe fermarsi a pensarci due volte: la velocità è un vantaggio in gara ma con le parole può diventare un grosso problema".

Ma nel coro di polemica è spiccata la posizione dell'ex deputato, leader del Popolo della Famiglia e giornalista, Mario Adinolfi che l'ha difesa a spada tratta contro il pensiero unico: "Ma cos’ha detto di così sbagliato Sofia Goggia? Ha detto che donne e uomini non sono uguali, che è ingiusto che le trans gareggino con le donne, che per buttarsi a capofitto giù nello Streif ci vuole testosteronica virilità. Perché non si può più dire l’ovvio in questo Paese?".

Alla fine la sciatrice azzurra, travolta dalla valanga di critiche, ha deciso di chiedere scusa: "Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista del Corriere della Sera che, sicuramente, quando l’ho pronunciata, non voleva essere di natura discriminatoria", ha precisato la Goggia.

Anche sulle scuse Adinolfi ha avuto da ridire, denunciando la mancanza di libertà di pensiero: "Goggia è stata costretta a scusarsi dalla psicopolizia del conformismo che presidia i social e manganella senza pietà chiunque osi proporre una riflessione non prona ai diktat dei dominanti. Dispiace. Serve più coraggio da parte dei dissenzienti, a difesa del diritto alla verità".

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