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Otto e Mezzo, la previsione di Beppe Severgnini sul Donbass fa confessare Caracciolo: "Solo con la guerra atomica"

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I russi difficilmente molleranno il Donbass e l'Ucraina difficilmente rinuncerà a qualche parte del suo territorio, accetterà di tornare a una situazione pre-2014. A "Otto e mezzo" nella puntata di giovedì 6 aprile Lilli Gruber interroga Beppe Severgnini sulla guerra Ucraina e all'editorialista del Corriere della Sera chiede di fare una previsione su come andrà a finire a queste condizioni. "Da quello che abbiamo capito gli ucraini sono disposti a negoziare sui risarcimenti che i russi dovranno dare all'Ucraina" spiega la Gruber che poi domanda al suo ospite in collegamento: "Tu che previsioni fai a queste condizioni?". Severgnini sospira e risponde: "Sono domande complicate - sottolinea - Finirà che i russi occupano il Donbass e la zona della costa per arrivare in Crimea poi si piazzano lì e dicono di aver vinto, anche se Putin dovesse lasciare perché magari passa a essere giudicato in un altro tribunale più importante di quello internazionale, su in cielo dove penso che se la passerà malissimo. E anche per il successore di Putin sarà difficile, non me li vedo andar via una volta lì... come li mandi via?" insiste Severgnini che chiede poi conferma all'ospite in studio, il direttore della rivista italiana di geopolitica Limes Lucio Caracciolo. "Solo con una guerra - risponde - da un parte la Nato dall'altro la Russia ma siccome questa guerra molto facilmente passerebbe a livello atomico ce ne andremmo tutti quanti da questo pianeta. Preferirei trovare una soluzione di compromesso che assomiglia a quella che tu dicevi: i russi difficilmente molleranno il Donbass. Ma saranno territori di macerie materiale, morali, economiche ma anche di scarsa popolazione. Gli ucraini cacciati non torneranno in Ucraina".

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