In Onda, "mi scuso per la camicia". Concita De Gregorio sfotte e Tabacci affonda Conte
Dopo una settimana di fibrillazioni, con il tema delle spese militari che sembrava poter addirittura mettere in discussione la tenuta del Governo, le tensioni interne alla maggioranza si allentano ma non del tutto. Sono in particolare Pd e Movimento 5 Stelle, mentre discutono di alleanze future, a guardarsi con diffidenza. La paura dei dem è che il leader M5S, Giuseppe Conte, dopo aver alzato un muro di fronte all'aumento sulle spese per gli armamenti, voglia intestarsi altre battaglie sui temi dell'agenda di Governo: in primis il Def, ma anche la riforma el Csm, l'attuazione dell Pnrr, la riforma fiscale. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in settimana ha disinnescato le tensioni, confermando il 2028 come orizzonte per l'incremento dei fondi per la difesa ed escludendo che saranno nel Def. Ma oggi Conte, per esempio, apre il fronte dell'aumento della spesa sanitaria: "Credo che l'unica corsa al riarmo da fare sia quella per potenziare il nostro sistema sanitario. La stagione del Covid ci lascia in eredità oltre 1 milione di operazioni rinviate". scrive su Facebook.
Così in questo clima teso, e proprio in riferimento al video tanto discusso del leader M5S Giuseppe Conte - quello in cui si presenta in maniche di camicia mentre sbatte i pugni sul tavolo - a "In Onda", sabato 2 aprile, Concita De Gregorio domanda al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci cosa ne pensa di quella reazione esagerata del capo dei Cinquestelle con il look stravolto.
"Intanto mi scuso per non essere in maniche di camicia...". esordisce il sottosegretario. "No, ma noi ti preferiamo così in giacca e cravatta" risponde subito la conduttrice. Il tema è che è sempre più Conte contro Draghi e perché sia chiaro - su consiglio di Beppe Grillo - il leader M5S ha cambiato look e toni come dimostrato nella diretta Instagram che ha fatto il giro del web prima di salire al Quirinale per un faccia a faccia col presidente Sergio Mattarella. Maniche di camicia arrotolate, pugni battuti sul tavolo e modi concitati: per Peter Gomez, direttore del Fattoquotidiano.it - in collegamento anche lui - significa che Conte "non è più un leader traballante ma la guida del MoVimento eletta con il 94% delle preferenze e ora vuole il giusto peso in Parlamento". Al di là dei mal di pancia grillini proprio sulla questione della guerra in Ucraina e del riarmo dell'Italia. Sulla camicia di Conte ci si torna pure alla fine della puntata: "Lei è un uomo vecchio stile e non si presenta in maniche di camicia" ci tiene a ribadire la conduttrice a Tabacci mentre saluta i telespettatori.