Guerra in Ucraina, Marina Ovsyannikova ha paura per i suoi figli
«Certamente che ho paura, sono una persona normale, una abitante di Mosca e ho due figli che tiro su da sola e ho più paura per loro che per me stessa»: è l’ammissione della giornalista russa Marina Ovsyannikova, divenuta famosa per aver esposto un cartello contro la guerra in Ucraina durante il tg del Primo Canale. «Ho paura che i miei figli possano» essere oggetto di «una aggressione a scuola, o per strada, ci sono persone che la pensano diversamente e ho paura», ha detto intervistata a Che Tempo Che Fa su Rai3 da Fabio Fazio.
«Mi sento sola, perché dopo questo incidente alla televisione nessuno mi ha chiamato, mi ha scritto una sola persona sola e mi ha mandato una parola di sostegno ma tra persone più vicine a me nessuno mi ha chiamato», ha lamentato la reporter di Canale Uno che rischia fino a 15 anni di carcere. «Quando è iniziata la guerra avevo deciso di licenziarmi perché capivo che i miei punti di vista non corrispondevano alla linea editoriale», ha spiegato, «volevo andare a protestare in piazza ma avevo visto che la gente non riusciva a tirare fuori i cartelloni così è nata una cosa diversa e volevo far vedere al mondo che la Russia è contro la guerra. Le persone russe sono contro la guerra e non devono credere alla propaganda».
"Sono una persona normale, un'abitante di Mosca, ho due figli che tiro su da sola. Possiamo dire che ho più paura per loro che per me stessa. Ho paura che troveranno un'aggressione verso di loro a scuola, o verranno bullizzati."#MarinaOvsyannikova, da Mosca, a #CTCF pic.twitter.com/u7Wzk6Rlu1
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 27, 2022
«Adesso le informazioni in Russia sono davvero ridotte perché in Russia tutti i mass media dell’opposizione sono bloccati, o chiusi e lo stesso lo è anche per anche i social», ha denunciato la giornalista russa, «attualmente i russi non sanno dove trovare informazioni veritiere perché hanno soltanto a loro disposizione i canali dello Stato». «Le notizie del telegiornale in Russia vengono ora trasmesse con un minuto di ritardo», proprio per evitare nuovi blitz, ha spiegato.