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Otto e mezzo, Carlo De Benedetti e le conseguenze catastrofiche della guerra: "Avremo un problema di fame"

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"Ci aspettano recessione, choc energetico e fame". La previsione catastrofica post guerra è quella dell'ingegnere Carlo De Benedetti a "Otto e mezzo". Ospite di Lilli Gruber su LA7 giovedì 24 marzo delinea un quadro tutt'altro che rassicurante sulle condizioni drammatiche che vivremo non appena il conflitto si fermerà. "Questa guerra creerà conseguenze inenarrabili sul piano della fame nel mondo - annuncia l'ingegnere - Ci aspettano recessione, shock energetico e fame" avverte lasciando tutti senza parole, persino la stessa conduttrice che le aveva posto la domanda sottoponendogli il quesito dell'investimento su armi e difesa nei Paesi Europei, Italia compresa. 

"Sono contrario all'aumento delle spese militari, un male puro - dichiara De Benedetti - Sul piano pratico questa guerra creerà un problema di cibo nel mondo. La Russia e l'Ucraina producono 1 caloria su 8 di quelle che vengono prodotte nel mondo. E con la Bielorussia sono i tre più grandi produttori di fertilizzanti. In Brasile i fertilizzanti mancano già. Ci saranno seri problemi di approvvigionamento. L'Egitto è il più grande consumatore di grano al mondo e quest'anno non lo vedrà. L'Egitto è un grande paese giovane e le conseguenze saranno inenarrabili, sul piano pratico la conseguenza più terribile sarà la fame nel mondo", 

E non è l'unica conseguenza terribile. "La seconda - evidenzia - sarà una conseguenza simile a quella dell'oil shock, nel 1973 quando gli arabi hanno chiuso i rubinetti del petrolio, generando una recessione durata qualche anno. Allora il petrolio aumentò del 300%, adesso è aumentato 400%. Quello che ci aspetta - sentenzia De Benedetti - non è l'inflazione, è la recessione, il crollo delle borse e la fame, indipendentemente da come finirà la guerra".

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