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DiMartedì, "missili supersonici". Alessandro Di Battista spara la gaffe, il sottosegretario Della Vedova lo umilia

Giada Oricchio
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Supersonici, ipersonici, supergaffe. Durante la puntata di “diMartedì”, il talk politico di Giovanni Floris su LA7, va in onda un'indimenticabile figura barbina di Alessandro Di Battista e il sottosegretario Benedetto Della Vedova lo umilia: “Anche io sono obiettore di coscienza, ma legga”.

L’opinionista fisso (e secondo quanto scritto da Dagospia retribuito) ha iniziato l’intervento-invettiva sulla guerra in Ucraina sostenendo di avere le scatole piene dei politici etichettano le posizioni diverse dalle loro come “filipotunismo”. Il riferimento è a una dichiarazione precedente di Enrico Letta, segretario del Pd (“In Italia putinismo incredibile”). E infatti Di Battista con il consueto tono assertivo spiega: “Con Letta non sono d’accordo su niente. Non condivido nulla di quello che ha detto. Sulle armi, fa una retorica stomachevole. Se diamo armi all’Ucraina, allora pretendo che vengano date anche ai curdi massacrati da Erdogan o agli yemeniti o ai palestinesi senza Stato per colpa dell’ipocrita comunità internazionale. Oppure si inviano le armi in base al colore della pelle?”.

Ma l’inciampo èdietro l’angolo. Di Battista ribadisce che gli ucraini hanno diritto alla difesa: “Io contesto che si equipari il non invio di armi a dire che si devono arrendere. La possibilità di un’escalation, dell’utilizzo di armi sempre più sofisticate… due settimane fa, Putin non aveva utilizzato i missili supersonici”. Risatine in sottofondo e bacchettata del sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova: “Ipersonici”. L’ex M5s si è subito giustificato: “Non è il mio campo, grazie a Dio sono obiettore di coscienza”, “Anche io, ma leggo” la replica lapidaria e sentita del sottosegretario.

 

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