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"Si resta sindaco tutta la vita, ma non lo rifarei", così Walter Veltroni spiazza tutti a RTL 102.5

L'intevento in radiovisione su RTL 102.5

Francesco Fredella
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Sette anni con la fascia tricolore. Sette anni sindaco di Roma. Per Walter Veltroni, da anni lontano dalle scene della politica per tornare al lavoro come giornalista e scrittore, arriva il momento di riavvolgere il nastro dei ricordi. Adesso, lo fa negli studi di RTL 102.5 nel corso di Non stop news - il programma del mattino con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

L'ex sindaco di Roma racconta la sua esperienza al Campidoglio. Nonostante siano passati anni, molte persone fermano per strada Walter Veltroni chiamandolo ancora “sindaco”. “Si resta sindaco tutto la vita, forse. È il lavoro più vicino ai cittadini, io l’ho fatto per sette anni e sono stati i più belli, più duri e faticosi della mia vita. Ancora adesso se la gente mi incontra per strada mi chiama ‘sindaco’, perché è un mestiere della politica in cui c’è una grande vicinanza tra le cose in cui credi e quelle che riesci a fare”, dice Veltroni in radiovisione. “Lo vedevo con i bambini: il sindaco è una figura riconoscibile anche da loro, è il primo grado di democrazia”.

Poi la domanda secca del conduttore: rifarebbe il sindaco? “No. Io lavoravo diciotto ore al giorno, si fa in un certo tempo della propria vita”, ha detto Veltroni. “Non si torna mai a fare i lavori che si sono già fatti, perché se si è lasciato un buon ricordo bisogna che rimanga quello. Le repliche non sono belle come la prima esibizione", conclude. Insomma, un bel periodo per lui. Ma non replicabile. 

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