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Le anime belle dell'integrazione con vista sul golfo di Portofino

Roberto Arditti
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Le anime belle dell’integrazione con vista golfo di Portofino dovrebbero farsi raccontare per filo e per segno cosa è successo a Busto Arsizio (Milano, Italia) la notte di venerdì 10 gennaio, anziché sproloquiare sulla morte di Ramy Elgaml come se fosse colpa dei carabinieri. Il tutto mentre quello sciagurato di Farez Bouzidi, tunisino con precedenti penali che guidava lo scooter è stato arrestato sprovvisto di patente, con mille euro in contanti, una catenina d’oro spezzata in tasca, un coltello a serramanico e una bomboletta spray al peperoncino: davvero il prototipo di quello che non vede l’ora d’integrarsi lavorando e rispettando le regole. Per questo dico che se Ramy va in giro di notte con gentaglia di questo tipo (e non si ferma ai controlli della polizia) allora vuol dire che anche lui, sulla cui morte non c’è che da dispiacersi, faceva parte di quel nutrito gruppo di giovani islamici che sono nemici mortali di questa nostra Italia: quello che fanno qui (spesso impuniti) a casa loro verrebbe sanzionato con una durezza tale da far passare loro ogni voglia di scherzare o pontificare via web.

 

 

Adesso torniamo a Busto Arsizio però, dove una pattuglia della Polizia di Stato arriva davanti al Mc Donald’s di piazza Garibaldi perché due nordafricani stanno facendo un macello in strada, lanciando bottiglie e rovinando macchine e arredi urbani. Arrivati sul posto gli agenti vengono circondati e minacciati da una quarantina di stranieri, talmente aggressivi da costringerli ad una rapida ritirata: volano spintoni, insulti, sputi. La scena si ripete più tardi, ma questa volta Polizia e Carabinieri si presentano in forze e riescono a identificare un certo numero di persone, anche perché i disordini non accennano a diminuire. Adesso veniamo al ragionamento finale.

 

 

Questa gentaglia (la ripetizione è voluta) non solo è qui e riceve quanto possibile da questa nazione, ma sceglie deliberatamente di delinquere, obbligando così ogni giorno centinaia di donne e uomini delle forze dell’ordine ad occuparsi di loro, mentre sarebbero assai necessari nella lotta al crimine (in cui anche gli italiani sanno distinguersi, lo sappiamo bene). Allora, le anime belle «de la gauche», se trovano tempo tra un drink e l’altro, dovrebbero precipitarsi a Busto Arsizio e formare una marea umana a difesa dei brianzoli perbene e delle forze dell’ordine. Ma non lo faranno: bisogna prendersela con i carabinieri dell’inseguimento a Ramy. Già, perché per fermare quei due che scappavano a cento all’ora non c’era bisogno di inseguirli: bastava un telegramma o, magari, una raccomandata con ricevuta di ritorno.

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