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Cerno: Elly Schlein si levi il suo burqa culturale

Tommaso Cerno
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Come un burqa culturale, che le tappa la bocca, la segretaria del fu Partito democratico, oggi Movimento anti-Meloni, non proferisce verbo per prendere le distanze dalla folla social e di piazza che, nel nome della sinistra, inneggia al regime iraniano dell’ayatollah Khamenei. Chiamando fascisti i veri democratici e liberali d’Italia che sanno ancora distinguere fra una democrazia, al netto degli errori e delle posizioni dei singoli partiti o leader, e una teocrazia che distrugge la diversità, censura le idee e annichilisce le donne.

 

 

Il caso di Cecilia Sala, la giornalista che, nell’Italia della libertà di pensiero e opinione, scrisse che i marò non andavano difesi, perché non si può sacrificare la ragion di Stato per salvare due cittadini, oggi merita tutta l’attenzione del governo perché quella giovane venga liberata e continui a esprimere liberamente qualunque idea abbia. Perfino quella di difendere l’Iran una volta che sarà fuori di prigione. Con la stessa forza dei Paesi liberi dobbiamo mettere fine al ricatto che spinge l’Occidente prima a far entrare i peggiori fanatici della Terra, difenderne la cultura, subirne la violenza. E perfino sciropparsi la piazza di chi dice che i cattivi siamo noi.

 

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