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E adesso processiamo Open Arms

Tommaso Cerno
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Ho scritto ieri che giustizia non è stata fatta perché il processo a Matteo Salvini non avrebbe dovuto nemmeno cominciare. E mentre - nel suo silenzio imbarazzato - la sinistra che non solo gufava perché il nostro Paese spalancasse le porte all’immigrazione illegale più di quanto ha fatto negli anni del suo governo, ma riteneva scontata la condanna, io penso che giustizia imporrebbe il processo per sequestro di persona al comandante della Open Arms. Quello che emerge dal dibattimento è che questo signore ha trattenuto a bordo decine di migranti che avrebbero potuto sbarcare in molti altri luoghi se la sua missione fosse stata quella di proteggerli e salvarli.

 

 

 

Ne deriva che l’obiettivo del capitano fosse quello di esibire i suoi ostaggi per scatenare una guerra politica contro l’Italia e il ministro dell’Interno di allora, durante il governo guidato da Giuseppe Conte, che poi si è sfilato scaricando tutta la colpa sul suo vicepremier. Fin quando tale processo non si sarà svolto, continuerò a pensare che il giudizio politico di cui parlano a sinistra sull’operato di Salvini sia lo stesso che ispira una parte dei pm italiani a concentrarsi sugli immigrati.

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