Migranti, il Regno Unito arruola influencer per fermare le traversate della Manica
Questo stretto della Manica non s’ha da attraversare. Non è questione banale ma di sostanza e tutto ciò attiene alle libertà di esser sé stessi in tempi complicati e non prevedibili. La notizia è non banale e di seguito proviamo a raccontare il perché. Perché il ministero dell’Interno del Regno Unito - questa è la novità - avrebbe scelto di pagare gli influencer di TikTok per pubblicare dei messaggi che esortano i migranti a non attraversare il Canale della Manica. Il quotidiano britannico "The Independent" ha bisogno infatti riferito in questi giorni che alle celebrità dei social media nei Paesi che rappresentano una grande quantità di migranti illegali nel Regno Unito verranno offerte migliaia di sterline, per pubblicizzare le nuove leggi sull’immigrazione, inclusa la minaccia d’una deportazione in Ruanda.
Lo scopo - andando a naso - pare esser sempre quello di creare un deterrente rispetto al nulla. E questo, seguendo la bozza dei piani del governo inglese - e ascoltando il quotidiano britannico "The Times" sull’argomento - fra le celebrità ci rammenta che figurano rapper, comici e personaggi televisivi, che potrebbero esser pagati fino a cinquemila sterline e anche oltre, per pubblicare contenuti mirati a dissuadere gli arrivi illegali nel Regno Unito. La decisione di pagare influencer per «coinvolgere potenziali migranti» vien descritta in un documento governativo visionato dal quotidiano britannico come «una novità». Ma le novità - lo sappiamo - non bastano mai. E qui si pone un interrogativo riguardo alla realtà delle cose e delle questioni del mondo. E la domanda che persiste rimane questa: aldilà delle decisioni di dettaglio della Gran Bretagna sul tema degli influencer, la questione che ci riguarda tutti attiene alla libertà. Sempre viva.