Berlusconi a 30 anni dalla discesa in campo manca anche agli avversari
Con «L’Italia è il paese che amo», 30 anni fa, Berlusconi portava anche la destra al governo. Per la prima volta nella Storia Repubblicana. Ed è stato anche questo, per anni, il mantra di chi lo ha democraticamente avversato, ma anche ostacolato e combattuto. Oltre i limiti. Prima sottovalutato e, subito dopo, odiato. È il filo rosso che ha legato Berlusconi e i suoi avversari, da sempre. Il braccio di ferro con Achille Occhetto è il salto a piedi pari nella Seconda Repubblica. È lo scontro tra due epoche: futuro e passato. È il linguaggio semplice ma non banale di Berlusconi, contro il dicotomico eloquio formale di Occhetto. Ma, per andare avanti, è anche la sedia pulita in diretta televisiva da Michele Santoro. E la relativa lezione, magistrale, di tv, intrattenimento e politica che diede. È quel «non sapete nemmeno scherzare». Che sostanzia una visione di scontro politico ma anche di vita.
Berlusconi era una garanzia per la sinistra, per i suoi avversari. Era, per loro, l’Archè di ogni male. Ed è per questo che, oggi, manca soprattutto a loro. Manca qualcosa che unisca, il bersaglio perfetto. Manca la vittima sacrificale. L’antiberlusconismo per anni ha unito piazze, manifestazioni, convegni e manifesti. A volte, poche, anche le urne. Sempre con un risultato governativo deludente: 2006 e governo Prodi docet. Berlusconi, in verità, era una garanzia di sopravvivenza anche per la sinistra extra-parlamentare. Per gli antiberlusconiani da salotto, da tribunale e da penna. E da libreria: per quello che faceva vendere e quindi guadagnare. E, paradosso, in alcuni casi anche pubblicare. Con una casa editrice che permetteva una rete di diffusione da fare invidia. Berlusconi manca, non in ultimo, anche agli avversari giustizialisti. Fuori e dentro i tribunali. Quelli che, prima di tutti, non hanno mai sperato in una vera riforma della giustizia. Ma solo per continuare a parlare, scrivere, vendere e quindi sopravvivere. Perché Berlusconi era una garanzia per tutti: solo che, alcuni, se ne stanno accorgendo solo ora. 30 anni dopo.